Un viaggio che sembra un film

È la terra dei pionieri, dei cowboy, delle sconfinate praterie, dei rodei e dei saloon. Montana, Wyoming, Nord e Sud Dakota sono il teatro di questo affascinante viaggio nel grande West americano.

La linea dell’infinito scompare lontano, all’orizzonte, e quel senso di immenso ci avvolge, ancora oggi come al tempo dei pionieri. Sconfinate distese di…nulla, di natura incontaminata, un paesaggio potente che apre visioni assolute di un’America inviolata che, da oltre un secolo, è protetta sotto il NPS (National Park Service).

Era infatti l’agosto del 1916 quando l’allora presidente Woodrow Wilson firmò la legge che istituiva il National Park Service “per conservare i più importanti siti naturali e lasciarle intatte alle future generazioni”. Oggi sono ben 33,4 milioni gli ettari di territorio che sono sotto la gestione del NPS, con 59 parchi Nazionali e centinaia di monumenti Nazionali.

Architetture di pietra e roccia, canyon scavati dai millenni, archi levigati dal vento: nella potenza di queste immagini si sprigiona lo spirito libero e forte di quest’ America, filo conduttore di un viaggio on the road secondo la più vera tradizione a stelle strisce.

Un viaggio unico al di fuori dei classici itinerari e dalle rotte turistiche di massa, un itinerario nella bellezza vergine di scenari naturali insoliti, lungo le autostrade desolate della Real America (come viene definito il West degli Stati Uniti d’America).  Un viaggio in queste zone è un viaggio alla scoperta di praterie, colline, parchi e minuscole città dove è nato il sogno della frontiera, sotto un cielo che pare più grande che altrove attraversando terre che sembrano non avere confini.

E questo l’itinerario alla scoperta di parchi e riserve che parte dal Sud Dakota e arriva fino al Wyoming attraversando Nord Dakota e Montana.

Sud Dakota: la terra dei bufali e delle sconfinate pianure. 

Si chiamano le grandi pianure o “Great Planes” e tagliano in due gli Stati Uniti, non proprio in maniera precisa ma è più una divisione concettuale da una parte l’est dall’altra l’ovest, Un immenso nulla che pare inghiottire ogni cosa.

Questo è l’enorme deserto americano che in passato solo i cercatori d’oro e gli esploratori hanno avuto il coraggio di affrontare. Oggi l’autostrada lo attraversa e mentre guidiamo questo mondo intorno a noi sembra immobile. Sembra di essere in un film di tanto in tanto si scorge una fattoria abbandonata, qualche isolata stazione per la benzina che sembra sonnecchiare sotto il sole cocente e vecchi pick-up arrugginiti ricoperti dalla polvere dei campi in mezzo all’erba folta.

Il Sud Dakota e un territorio grande due terzi dell’Italia dove vivono poco più di 800.000 persone; non ci sono grandi città ma solo piccoli centri con le loro piccole case basse di mattoni rossi, e fra di loro chilometri e chilometri di terre senza traffico, di spazi adibiti all’agricoltura, parchi nazionali e riserve indiane.

Cuore pulsante di questo ambiente sterminato e selvaggio sono le Black Hills: sentieri adatti agli amanti del trekking o a chi volesse fare passeggiate tra foreste, laghi e guglie in granito.

Uno dei luoghi più conosciuti è il famosissimo Mount Rushmore National Memorial, con scolpiti nella roccia i visi di quattro presidenti: Washington, Jefferson, Roosvelt e Lincoln. Lì vicino si trova anche il Crazy Horse Memorial, il volto del famoso capo indiano Cavallo Pazzo, scavato nella montagna in onore dei Nativi d’America che qui vivevano e prosperavano.

 

Mount Rushmore National Memorial

Proseguendo oltre c’è il Sylvan Lake, un lago verdissimo circondato da meravigliosi boschi e massicci rocciosi, dove si può passare una giornata tranquilla facendo pesca o andando in kayak sul lago. Questo parco si trova all’interno del Custer State Park nel quale ci sono tracciati per il trekking la mountain bike e il famoso Wild Life Loop, quasi 50 km di percorso per un foto Safari al tramonto: capre di montagna, cani delle praterie, daini, coyote e bisonti allo stato brado sono solo alcuni dei moltissimi animali che potrete ammirare.

Ma il vero gioiello incastonato nel Sud Dakota Sono le “Badlands National Park” 100.000 ettari di canyon, gole, valli color smeraldo, fenditure e calanchi di roccia calcarea che al tramonto si tingono delle tante sfumature di rosso, giallo, viola e grigio. A ogni curva che farete vi si apriranno scenari grandiosi e la voglia è quella di fermarsi e contemplarli nel silenzio più totale, prendendo così consapevolezza della aspra bellezza di una vita essenziale, immedesimandosi in quegli attimi di vita in cui i pionieri americani si aprivano il passaggio per l’ovest in queste terre selvagge ed aspre allora come lo sono ancora oggi.

Nord Dakota, l’esaltazione della strada.

Per raggiungere il nord da kota ci aspettano circa 7 ore di auto, il grande nulla. In effetti questo stato il meno visitato degli Stati Uniti, una meta sicuramente non convenzionale una terra quasi dimenticata, malinconica e solitaria.

Nel 1883 un giovane Roosevelt fu attirato in questo angolo selvaggio degli States, attirato dalla possibilità di sfuggire alle sfarzose sale della città per abbandonarsi ad una natura primitiva; esperienza che lui stesso definì essenziale e c he contribuì alla sua politica della tutela del territorio.

Non poteva certo mancare qui un parco dedicato a colui che tanto fece per salvaguardare la meravigliosa natura che ancora oggi possiamo ammirare, il Theodor Roosevelt National Park, diviso in due parti distanti ben 70 miglia (112 KM) l’una dall’altra.

Montana: la terra del grande cielo.

Conosciuto anche come The Big Sky Country, ossia il paese dal grande cielo il Montana è una terra aspra, umile e potente, è un luogo dai paesaggi immensi, dalla natura vergine e primitiva.

Il cielo è vasto e di un blu accecante, l’aria è sempre fresca e profumata di pini, c’è uno spirito di frontiera, ma anche pace e quella bellezza del paesaggio che ti fa assaporare il tempo in maniera più profonda qui potrete incontrare i grizzly, i bisonti e gli alci, che vivono liberi in questi spazi immensi.

 

Fra le varie attrazione c’è il maestoso National Glacier Park che tutti conoscono e ci sono poi tesori nascosti che solo i locali frequentano come il Big Horn Cheyenne National Recreation area, terra rossa attraversata da cavalli Mustang allo stato brado, roccia a strapiombo e un canyon vertiginoso dove in mezzo scorre un nastro di acqua cristallina.

Wyoming: vivere da Cowboy.

Nonostante sulla bandiera di questo stato ci sia la sagoma di un bisonte il vero simbolo del Wyoming è un cowboy a cavallo con il cappello in mano, lo si vede nei ranch al lavoro, scatenato ai rodei o anche volte a fare shopping col suo cappello i suoi stivali nelle vie dei piccoli centri magari a comprare speroni su misura per il prossimo rodeo. La prima edizione di un rodeo a premi ospitata nel Wyoming fu dopo la guerra civile americana e più esattamente nel 1872, tra il 1890 e il 1910 divennero spettacoli pubblici, spesso associati al famosissimo Wild West Show in cui si esibivano vere e proprie leggende del West e star come Buffalo Bill e Annie Oakley. Oggi tra Sheridan, Buffalo e Cheyenne si possono vedere spettacolari rodei e vivere le emozioni di questi show.

 

Devil’s Tower

Per chi volesse invece vivere qualche giorno da cowboy si può pernottare anche in un Ranch e partecipare una vera e propria Cattle Drive ossia la transumanza delle mandrie oppure galoppare nella natura incontaminata e passeggiare sentendosi un pò John Wayne. Il Wyoming è anche stato teatro di quella che è conosciuta come la frontiera del vecchio West e qui si possono visitare posti come il Ford Laramie National Historic Site la più importante postazione militare delle grandi pianure del nord o vedere la Devils Tower montagna considerata sacra dagli indiani Cheyenne e Sioux.

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